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Bíblia CEI74

1 João 2

1 Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto.2, 1. « Figlioli miei » evoca il linguaggio dei libri sapienziali della Bibbia. « Avvocato » esprime la funzione sacerdotale di Gesù.

2 Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.2, 2. cfr. Rm 8, 34. Cristo è la vittima, il suo sacrificio è permanente e di valore universale.

3 Da questo sappiamo d`averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti.

4 Chi dice: "Lo conosco" e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui;

5 ma chi osserva la sua parola, in lui l`amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui.2, 5. L’amore di Dio e la verità sono doni divini giunti agli uomini mediante Cristo. La dimora – termine tipico di Gv – è unione intima e permanente.

6 Chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si è comportato.2, 6. L’osservanza dei comandamenti è imitazione di Cristo, come afferma concordemente la catechesi apostolica.

7 Carissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto fin da principio. Il comandamento antico è la parola che avete udito.

8 E tuttavia è un comandamento nuovo quello di cui vi scrivo, il che è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno diradandosi e la vera luce già risplende.

9 Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre.

10 Chi ama suo fratello, dimora nella luce e non v`è in lui occasione di inciampo.

11 Ma chi odia suo fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.

12 Scrivo a voi, figlioli, perché vi sono stati rimessi i peccati in virtù del suo nome.2, 12. La remissione dei peccati accerta la comunione con Dio e con Cristo.

13 Scrivo a voi, padri, perché avete conosciuto colui che è fin dal principio. Scrivo a voi, giovani, perché avete vinto il maligno.2, 13. I padri sono i cristiani più anziani e maturi.

14 Ho scritto a voi, figlioli, perché avete conosciuto il Padre. Ho scritto a voi, padri, perché avete conosciuto colui che è fin dal principio. Ho scritto a voi, giovani, perché siete forti, e la parola di Dio dimora in voi e avete vinto il maligno.

15 Non amate né il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l`amore del Padre non è in lui;2, 15. Il mondo, nel senso giovanneo, è quello dominato da satana (cfr. Gv 12, 31), che scatena le tendenze malvagie dell’uomo.

16 perché tutto quello che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo.2, 16. La superbia della vita è l’ostentazione dei beni terreni.

17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!

18 Figlioli, questa è l`ultima ora. Come avete udito che deve venire l`anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l`ultima ora.2, 18. L’ultima ora, la cui durata non viene precisata, è quella che vede esplicarsi, con la propalazione dell’errore, l’azione dell’anticristo: cfr 2 Tm 3, 1. cfr. Gc 5, 3. cfr. Gd 1, 17. Il termine anticristi, nel N.T., è usato solo qui e nel v. 22. 4, 3. 2 Gv v. 7. Gli anticristi sono, in concreto, i falsi maestri, i quali, pur appartenendo alla comunità cristiana, sono in contrasto con l’insegnamento degli apostoli: v. 19.

19 Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma doveva rendersi manifesto che non tutti sono dei nostri.

20 Ora voi avete l`unzione ricevuta dal Santo e tutti avete la scienza.

21 Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità.2, 21. La menzogna insegnata dai falsi maestri non viene dalla rivelazione divina.

22 Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L`anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio.

23 Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.

24 Quanto a voi, tutto ciò che avete udito da principio rimanga in voi. Se rimane in voi quel che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre.

25 E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna.

26 Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di traviarvi.

27 E quanto a voi, l`unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi e non avete bisogno che alcuno vi ammaestri; ma come la sua unzione vi insegna ogni cosa, è veritiera e non mentisce, così state saldi in lui, come essa vi insegna.2, 27. Nessuno può aggiungere nulla all’insegnamento ricevuto dai fedeli.

28 E ora, figlioli, rimanete in lui, perché possiamo aver fiducia quando apparirà e non veniamo svergognati da lui alla sua venuta.

29 Se sapete che egli è giusto, sappiate anche che chiunque opera la giustizia, è nato da lui.

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